L’elaborato planimetrico è una rappresentazione grafica della suddivisione dell’immobile in subalterni, e riporta, in dettaglio, la sagoma dell’edificio e tutte le parti comuni che lo compongono. Si tratta di un documento “di parte”, poiché prodotto da un professionista tecnico. L’elaborato planimetrico è di norma riproposto in una scala pari a 1:500 o 1:200
A cosa serve l’elaborato planimetrico
L’elaborato planimetrico ha utilità soprattutto nel momento in cui si presenta al Catasto la domanda di accatastamento di un immobile, poiché permette di rappresentare graficamente (come da dichiarazione dell’ingegnere che curerà la pratica, o altro professionista) la sagoma di un edificio, le porzioni comuni, le aree scoperte e la loro suddivisione, gli accessi alle singole unità immobiliari, e così via.
La legge prevede infatti che l’elaborato planimetrico sia obbligatorio in caso di denuncia di nuova costruzione se sono presenti due o più unità immobiliari con porzioni o dipendenze in comune, denuncia di unità in corso di costruzione, denuncia di variazione se l’elaborato è già presente agli atti dell’ufficio, o se si costituiscono beni comuni (censibili o meno).
Non solo: l’elaborato planimetrico è utile anche per poter individuare correttamente le parti comuni non censibili (vani scale, centrale termica, ecc.) e censibili (cantina condominiale, garage, ecc.), che sono indicati nell’elenco dei subalterni.
Come ottenere l’elaborato planimetrico
Per ottenere l’elaborato planimetrico è sufficiente recarsi presso gli uffici del Catasto con tutti i dati fondamentali dell’immobile: Comune e Provincia, foglio, mappale, particella.
È inoltre possibile ottenere tale documento telematicamente, anche mediante degli intermediari abilitati.
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